sabato 28 febbraio 2015

c'era una volta una delegazione municipale


C'è un quartiere di Palermo dove le vie hanno nomi di musicisti, e capita che Cilea e Giordano siano più importante di Beethoven e Mozart. Capita che Nicolò Paganini abbia una viuzza a gomito. In quella viuzza c'era una volta una delegazione municipale. Ricordi di attese in piedi, con il dubbio se le fotografie dovessero essere due o quattro, se bastava l'autocertificazione o meno e amenità del genere.
Poi, per anni, il nulla.
E adesso è arrivato lui. Treossi.
Di colpo si sono cancellati 35 anni della mia vita e mi sono ritrovata nelle stesse atmosfere dei sogni che facevo da bambina, pieni di spazi e strade, e personaggi strani che sbucavano da ogni angolo. (Facevo sogni urbanistici, con tanti palazzi e strade, e sovrapponevo città inventate agli spazi vuoti intorno a casa mia. Facevo sogni da urbanista...)
Non so ancora bene cosa sarà. Ma mi è stato promesso che non ci saranno folletti che fanno finta di essere creativi e ti mangiano il cervello.
E siccome io un po' Treossi lo conosco, anche se ho perso il foglio dove c'era scritta la sua storia, io mi fiderei. Ci vedremo presto.


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